Il sondaggio creato dal nostro gruppo
si concentra in forma più o meno specifica sul tema dell’espressione
artistica. Il target destinatario pensato per il nostro test riguarda
studenti di scienze dell’educazione e della formazione, docenti,
educatori, operatori sociali, volontari in ambito socioeducativo,
arte terapeuti. Il nostro intento è sondare aspetti quali
l’interesse, l’incisività, l’opinione, l’esperienza e la
frequenza di attività in tale ambito, sia in contesti prettamente
personali che formativi e/o lavorativi.
In aula il test è stato somministrato
all’interno del gruppo del nostro laboratorio d’informatica. Le
risposte emerse sono state calcolate su 25 utenti. Dividendo in due
parti il nostro sostanzioso gruppo Onironautiche, io e altre colleghe
abbiamo organizzato le domande relative al tema dell’espressione
artistica in ambito più strettamente personale. Nel campione preso
in esame hanno avuto importanza per la riflessione sui risultati
risposte a domande quali l’età, il genere, la professione e lo
stato civile. Nel nostro caso vi era infatti un’abbondante
maggioranza di soggetti di genere femminile, sotto i 25 anni, nubili.
Il target centrale riscontrato è stato studente/studentessa seguito
in netta minoranza dall’operatore/operatrice sociale. Per quanto
riguarda la percentuali di coloro che praticano qualche forma di
espressione artistica, si è potuta riscontrare una buona percentuale
di attività (60%). Con lieve preponderanza nel disegno, seguono aree
quali scrittura, pittura, musica, fotografia, canto. La frequenza di
tali attività, per chi le pratica, non è propriamente abituale. Nel
maggior parte dei casi avviene infatti solamente durante il tempo
libero. Una buona percentuale di soggetti (24%) afferma inoltre che
l’arte non occupa nessun posto rilevante all’interno della
propria vita. Nel nostro campione solo l’8% afferma che
l’espressione artistica sia inserita nel proprio lavoro. La
modalità di pratica preferita risulta essere la forma individuale
(32%), non esageratamente distanziata dalla pratica in compagnia
(20%), che avviene principalmente con amici e colleghi. L’opinione
emersa per lo più in generale afferma che la pratica artistica in
compagnia migliora i rapporti tra le persone coinvolte. Inoltre in
forma ancor più unanime risulta l’idea che l’arte aiuti a
migliorare il benessere psicofisico delle persone. Anche in assenza
di pratica personale, risulta comunque molto elevata la
partecipazione a eventi riguardanti l’arte, quali mostre, concerti,
cinema ecc. Alla domanda su l’eventuale interesse nel praticare
nuove forme d’arte, il 16% risponde negativamente, mentre il
restante si suddivide in ambiti quali il teatro, la pittura, la
scultura, la giocoleria, la musica, il ballo, la ceramica al tornio.
La maggioranza ha appreso le forme d’arte che pratica come
autodidatta (52%), seguiti da coloro che hanno imparato a scuola o
all’università. Alla domanda su cosa e come considerare
l’espressione artistica, il filo conduttore delle risposte sembra
essere l’espressione libera di sé stessi, del proprio mondo
interiore, del proprio stato d’animo e della propria fantasia.
L’espressione artistica viene intesa come una sorta di ponte,
connessione tra interno ed esterno. Un linguaggio scelto per
raccontarsi senza parole. Risulta inoltre essere percepita anche come
una modalità di denuncia sociale, di coesione e/o divertimento.
Infine coloro che si dichiarano appassionati di qualche artista (in
qualunque ambito), affermano di rimanere aggiornati su eventi e
lavori principalmente grazie ai social (56%), seguiti da manifesti
(20%), tv, riviste, passaparola.